Il Cuculo : La primavera è arrivata ! Apr. 5, 2016

 

Mi piace dare il benvenuto alla primavera ricordando questo brano che adoro ...

 

cuculo" Il vecchio amico è tornato.

Quello che attendi ogni anno con affetto è riapparso. S'è fatto vivo improvvisamente e, come al solito, ha ripreso a cantare nella selva.

Il primo cuculo non manca mai all'appuntamento. Ce ne sono tanti di cuculi nei boschi ma si ha l'impressione che a cantare sia sempre uno solo. 

Che piova o nevichi, o scenda il vento dalle creste rocciose, lui è puntuale. Un mattino di aprile ti alzi, esci a prendere la legna per la stufa ed eccola improvvisa, la voce del suo canto che apre il cuore alla gioia. 

Cucù, cucù. E' l'annuncio della nuova primavera, dei germogli in fiore, dei nidi, del sole radente, delle api, dei galli forcelli in amore, della vita che rinasce.

L'inizio dell'anno non cade il primo gennaio, ma nel mese d'aprile. Anche il ruscello riprende a cantare scrollandosi di addosso gli ultimi frammenti di vetro, i cristalli ghiacciati dell'inverno che soffocavano la sua voce.

La primavera è una stagione bella e difficile: una stagione di partenza.

Ma più gli anni passano e più diventa arduo iniziare daccapo. Certi giorni di primavera il pessimismo vince su tutti i fronti. Arriva lo sconforto e si incomincia a fissare l'orizzonte. Perchè in primavera siamo nuovi, siamo deboli, stiamo per partire.

Giova allora sedersi in una radura, luogo magico delle selve, dove il tempo si ferma sospeso; sedersi e aspettare. Aspettare con calma, pazienti, magari assieme a un libro. Lui arriverà presto. Cucù, cucù. E' una voce che scende giù, in fondo all'anima. Proprio giù, lontano, dove rare volte si viene visitati. E' un sito non logorato dai tradimenti della vita, un angolino pulito in cui trovano salvezza i sentimenti che noi rincorriamo per uccidere. E in quei momenti capisci che val la pena insistere, che esiste ancora qualcosa di buono, che si può ancora restare.

Il cuculo è un vero amico. Uno che arriva sempre al momento giusto. Uno che con la sua malinconia ti tira fuori dalla tua malinconia. Tutto il creato è in simbiosi con noi nel semplice grande fine di darci una mano. Purtroppo va perdendosi sempre di più l'antica istintiva capacità di percepire le voci e i colori della terra, e farne medicina. Basterebbe un geranio sul davanzale di casa per sentire il canto del cuculo anche in città. Ma occorre fermarsi e ascoltare, magari solo pochi minuti al giorno. Può capitare allora che all'improvviso si ritorni indietro, come al tempo in cui eravamo bambini e tutto ci sembrava bello. E' il canto del cuore che risponde al richiamo del cuculo. E' il segnale che qualcosa è andato giù, in quel luogo remoto dell'anima. Le voci di primavera sono il diluente che impedisce alle scorie dei fallimenti, delle delusioni, del pessimismo di occludere il minuscolo passaggio verso quel magico luogo, verso quella terra lontana e ancora pulita, sempre così difficile da raggiungere, dove trovano rifugio i sentimenti buoni quando noi li rincorriamo per ucciderli. Una di queste voci è il canto del cuculo. "

Mario Corona